“Vorrei avere la chitarra autografata dai Metallica...”
Il racconto di un volontario Make-A-Wish Italia
“Domenica 13 maggio arrivo a Udine nel primo pomeriggio e ad accogliermi, oltre ad un freddo incredibile, c’è Francesco con la sua famiglia, una famiglia molto unita e molto solare in particolare la sorellina Marianna, un vero portento!
Quando do a Francesco la chitarra, lui è al settimo cielo, non ci crede e subito incomincia ad accordarla e ad accarezzarla. Ma il tempo stringe e noi dobbiamo recarci allo stadio.
Arrivati lì, il nostro contatto dello staff dei Metallica ci chiama per portarci nel backstage. Io stessa sono agitata, vi lascio immaginare Francesco, che dall’emozione adesso non parla più.
Entriamo in una saletta dove c’è un via vai di gente, costumisti, security, addetti alle luci, tutti si dimostrano molto gentili con noi, ci fanno accomodare, ci offrono da bere e… tempo pochi minuti, arriva Robert Trujillo, il bassista dei Metallica.
Francesco, che prima era un po’ pallidino, ora è rosso in viso. Robert si presenta, guarda la chitarra di Francesco, gli fa i complimenti e gli chiede se vuole che la autografi, ma devo rispondere io, perché Francesco è paralizzato dall’emozione. Così lui firma chitarra, album, magliette, sticker , foto, poster…sempre con il sorriso ed infine fanno una foto insieme e si salutano con un abbraccio.
Francesco non fa in tempo a riprendersi…ed ecco che arriva Kirk Hammett. Il chitarrista dice a Francesco che è molto contento di conoscerlo. Anche lui autografa la chitarra e gli chiede se può provare a suonarla. Guardo Francesco e temo possa svenire dall’emozione… Altre foto, sorrisi e abbracci, Kirk, prima di uscire, gli regala il suo plettro firmato con cui ha suonato la chitarra. Francesco è in super adrenalina!! Mi guarda e mi dice che non può crederci, che è tutto pazzesco , mi chiede come farà a usare la chitarra che ha suonato Kirk e mi inonda di parole. Io e la sua mamma, nel vederlo così felice, iniziamo a ridere di gioia.
Ma le sorprese non sono ancora finite, arriva James Hetfield, il cantante, anche lui molto affettuoso, gli chiede dove vive, se va a scuola, se è il suo primo concerto etc. etc. Gli fa gli autografi e, prima di andarsene, si siede vicino a lui per condividere la sua passione per la musica, gli dice che è importante, che per lui la musica è stata fonte di ispirazione, dalla musica ha tratto la forza, forza che augura anche a Francesco. Gli dice anche che penserà a lui e pregherà per lui e, a queste parole, i genitori si emozionano…
Ora, alla chitarra manca solo una firma, quella del batterista: Lars Ulrich. Arriva, regalando a Francesco le bacchette della batteria che ha utilizzato durante il concerto della sera prima a Parigi – ok ora Francesco è davvero vicino allo svenimento…
Siamo stati nel back stage più di due ore, due ore emozionanti per Francesco, per la sua famiglia, ma anche per me, che sono onorata di aver conosciuto degli artisti, delle persone meravigliose quali Robert, James, Lars, Kirk: i Metallica!! Hanno saputo realizzare il più grande sogno del nostro ragazzo, nel migliore dei modi.
Dopo l’incontro assistiamo al concerto. E’ bellissimo, trasmette energia e, anche la mamma di Francesco, inizialmente un po’ spaventata da questa tipologia di musica, ora è divertita e scatenata come le 40.000 persone presenti. Un ringraziamento personale, vorrei farlo anche a tutto lo staff, dimostratosi sempre premuroso e disponibile; un grazie speciale a Brie che definirei il nostro angelo custode.”