“Vorrei essere un cowboy…”
Tommaso, 5 anni, affetto da Neuroblastoma
“Largo, fate largo, fate passare lo sceriffo…” E’ questa la frase che il piccolo Tommaso ha pronunciato per quasi tutta la giornata…
Scende dall’auto e si guarda attorno perplesso, stringe la manina della nonna e si chiede: “Ma dove mi hanno portato?” Poi vede arrivare verso alcuni cowboys che gli consegnano il vestito e il suo cappello. I suoi occhi si illuminano e la sua gioia comincia ad accendersi! Lo aiutano a indossare il vestito e una volta calzato il cappello, Tommaso mette subito le cose in chiaro: “Io sono lo sceriffo”
Tommaso perlustra la piccola contea, fino alla stazione ferroviaria, dove prende il comando della locomotiva e costringe il povero vice sceriffo Jonny (Giovanni), che non lo perde di vista un attimo, a fare il giro con lui della Denver Valley alla ricerca degli indiani. Poi tappa al saloon con i suoi uomini per mettere qualcosa sotto i denti e brindare con del buon whisky. Caricate le pistole e il fucile, si va a sparare. Non male la mira del nostro sceriffo!
Canoa per attraversare il fiume e allenamento con il lazo, perché nel pomeriggio ci sarà la transumanza e bisognerà far rientrare tutto il bestiame a Cow Town. Lo sceriffo Tom è pieno di energia, instancabile, corre da una parte all’altra della città con il suo ormai fedele amico Jonny. Tra i due basta uno sguardo per capirsi, ed è così che dopo la faticosa transumanza vanno a riposarsi andando a godersi uno spettacolo di magia.
Il tempo corre e la giornata sta per volgere al termine e cosa c’è di più divertente di una bella corsa a bordo dei quad, prima dei saluti?
Quanta emozione, quanta felicità! La gioia sul volto di Tommaso e gli infiniti ringraziamenti dei genitori e dei nonni, riempiono i cuori di noi volontari e dei fantastici ragazzi dello staff di Cowboyland.
Grazie di cuore
Un ringraziamento particolare a Maria Majolino che ha adottato il desiderio di Tommaso