“Vorrei fare il cassiere all’Esselunga”
Mattia, 13 anni, Neuroblastoma
Partiamo dal principio perché quella di Mattia è una storia molto particolare. Tutto inizia sabato 17 ottobre, quando riceviamo dalla CEO di Make-A-Wish Turchia la richiesta d’aiuto per il desiderio di un ragazzo che è il figlio di una sua amica italiana. Capiamo l’urgenza e viviamo attraverso gli occhi della mamma Daniela, il duro percorso che Mattia ha dovuto affrontare: una storia di sofferenze, ricoveri, interventi, terapie, ma anche quella di un ragazzo che vuole vivere ogni attimo della sua vita al massimo delle sue possibilità, rendendosi utile e senza perder tempo in cose che per lui non sono più interessanti. Non è facile entrare in contatto con Mattia che, giustamente, dopo tanto dolore, è diffidente, ha paura e non ha più voglia di parlare con persone al di fuori del suo ambiente famigliare.
Ma i nostri volontari, con l’aiuto di Daniela, hanno modo di entrare nel suo cuore e di scoprire che lui ha un sogno nel cassetto: vuole diventare un cassiere dell’Esselunga. Comprendono anche che il desiderio di Mattia in realtà è molto più di un sogno. E’ un progetto di vita, ponderato e valutato dopo molte riflessioni. Per lui che combatte contro una malattia che non gli dà tregua e che, tra le altre cose, gli ha creato serie complicanze alla vista, impedendogli di muoversi liberamente, realizzare questo desiderio significa avere l’occasione per dimostrare a sé stesso e agli altri di poter vincere qualsiasi sfida, perfino quella di passare la merce in un supermercato pur non potendola vedere.
“Aiutare Mattia a realizzare questo “progetto”, per quanto fugace fosse, è stata una grande emozione e in questa emozione si cela la mia determinazione nel continuare a essere portatrice di sorrisi e sogni.” – racconta Elisabetta, volontaria Make-A-Wish.
Coinvolgiamo Esselunga che risponde al nostro invito con immediata disponibilità e stabiliamo con loro il giorno del “wish day”. Dobbiamo concentrarci su Mattia consapevoli del fatto che tutto ciò che è di contorno non gli sarà visibile. La mamma nel frattempo ha deciso di raccontargli che Antonella e Elisabetta, volontarie Make-A-Wish, le persone che gli avevano lasciato un sacchetto con dei regali, lo hanno invitato, insieme ad Esselunga, a fare una prova da cassiere. Così le volontarie riescono a essere considerate delle amiche e lo preparano al suo tirocinio fornendogli una divisa sui cui saranno attaccati spilla e cartellino con nome e cognome. Al termine dello stage il direttore gli consegnerà la fascia e un attestato con la scritta “Miglior cassiere”. Da parte di Esselunga abbiamo tutta la disponibilità per un giro dello store, anche dietro le quinte, e per un incontro con i colleghi che gli racconteranno i loro aneddoti.
Il 27 ottobre è il grande giorno. Mattia trova postazione alla sua cassa e può finalmente svolgere il suo lavoro da cassiere. Tutto è stato organizzato nei minimi dettagli e, dopo tanto tempo, Mattia torna a sorridere. E non è un sorriso banale, è il sorriso di chi si sente orgoglioso, apprezzato, felice. Ogni preoccupazione di non essere all’altezza è svanita e questa era la cosa più importante per Mattia. Ciò che ha riacceso la luce nei suoi occhi, in quelli della sua famiglia, che ha appassionato, emozionato, coinvolto un’intera comunità.